– Di Daniele Sborzacchi –
Come cambia il clima… scrosci improvvisi con conseguenti temporali capaci di provocare sconquassi; ondate di caldo africano che per giorni interi creano malessere più o meno generalizzato.
Non è un mistero che anno dopo anno le condizioni climatiche risentano sempre più frequentemente di picchi straordinari di instabilità, in grado di mettere a dura prova l’umore delle persone e soprattutto lo stato di salute psico-fisico. Le ormai famigerate allerte ‘gialle’ o ‘arancioni’ in merito al caldo eccezionale che si verifica in estate, che fanno da contraltare ai piovaschi di grande intensità delle stagioni fredde, ci danno un incontrovertibile dato di tendenza: la trasformazione del pianeta, spesso agli onori della cronaca, ci parla in maniera costante di riscaldamento globale e di inondazioni, serie minacce agli ecosistemi più fragili.
E davanti a questi rischi generali, non bastano più accordi stipulati in maniera pomposa e rigorosamente istituzionale da capi di Stato o rappresentanti delle varie nazioni, perché dalle intenzioni alla reale messa in atto delle misure necessarie per far fronte alle emergenze spesso passa tempo. Troppo tempo. Un tempo che in maniera inesorabile scorre velocemente e non tiene conto di quanto sia veramente grande il pericolo di inoltrarsi sempre di più in un vicolo cieco, o meglio, buio. Dal quale vedere la luce può diventare un miraggio.
Così occorrerebbe agire prima di tutto sull’educazione ambientale, questa sconosciuta… bastano piccoli gesti dai quali iniziare a comprendere come il pianeta e le sue bellezze, possano essere tutelate con minimi sforzi. Gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi, allo scopo di vivere in modo sostenibile, senza cioè alterare del tutto gli equilibri naturali e mirando al soddisfacimento attuale aiutando così anche le generazioni future. Che a loro volta saranno chiamate ad un ulteriore aumento della consapevolezza. Quella consapevolezza che oggi, troppo spesso, dimentichiamo: ovvero che il nostro ambiente merita maggiore rispetto.