Amici Animali: il piacere di sentirli protetti

– Della Dot.ssa Sara Riganelli –

Con l’arrivo della primavera, il clima mite invoglia noi e i nostri amici animali a passare più tempo all’aria aperta. Per proteggere loro (e noi stessi) dall’ “attacco” dei principali parassiti ambientali (pulci, zecche, zanzare, flebotomi anche detti “pappataci”; acari, pidocchi) è perciò importante utilizzare gli antiparassitari che combattono e prevengono le infestazioni e le malattie di cui possono essere vettori. In commercio esiste una vasta gamma di prodotti: spot-on, compresse, collari, spray; ognuno di essi va scelto in base alle caratterimg238.jpgistiche ambientali in cui vive il soggetto, al soggetto stesso (ciascun individuo ha una sua personale tollerabilità e non tutti i prodotti agiscono allo stesso modo e con la stessa efficacia su soggetti diversi) e anche in funzione della stagione. Infatti, se fino a qualche anno fa il periodo dell’anno più a rischio per i parassiti era confinato a quello primaverile/ estivo, oggi vediamo sempre più la presenza di infestazioni anche in autunno inoltrato ed inverno; a causa di questo fenomeno la carica parassitaria ambientale si mantiene elevata e con essa aumenta anche il rischio di trasmissione delle malattie, alcune delle quali potenzialmente pericolose anche per l’uomo (malattie zoonosiche; es. leishmaniosi, haemobartonellosi, rickettsiosi…).

In primavera ed estate l’utilizzo di frodotti anti-feeding, nello specifico per gli insetti volanti (zanzare e flebotomi), ci permettere di prevenire due malattie molto pericolose principalmente per il cane: la filariosi e la leishmaniosi.

La prima è trasmessa dalla zanzara (ambienti umidi; larve acquatiche) ed è una verminosi con un ciclo prettamente ematico (forme larvali circolanti e forme adulte a localizzazione cardiaca); se nel passato geograficamente era diffusa nel nord Italia e in centro fino alla Toscana, oggi vediamo un aumento di casi anche alle nostre latitudini. Per prevenire questa patologia, però, abbiamo dei prodotti sempre più sicuri ed efficaci al 100%; è sufficiente testare il nostro animale con un semplice esame di sangue e ,se negativo, optare per una profilassi mensile, nel periodo di azione dei vettori utilizzando formulazioni in compresse o spot-on, oppure annuale, mediante un’iniezione long-acting, sempre associata all’uso di prodotti repellenti.

La leishmaniosi è una malattia protozoaria a carico di alcune cellule del sangue e del sistema emopoietico, principalmente trasmessa dai flebotomi (ambienti secchi; larve terricole) e in misura minore per via sessuale, verticale o trasfusionale. Nonostante circoli già da diversi anni, è considerata una patologia emergente, grande oggetto di studio in quanto zoonosi. La diffusione, dal sud Italia, si sta velocemente spostando fino alle Prealpi per l’adattamento dei vettori che, geograficamente parlando, mantengono alta la prevalenza della malattia in alcune zone all’interno di areali più vasti a minor circolazione (diffusione a macchia di leopardo); purtoppo ad oggi, per questa patologia non c’è una profilassi efficace al 100%, ma una lotta combinata per la riduzione del rischio di trasmissione che prevede l’utilizzo di diverse strategie, da sole o in combimnazione, a seconda del consiglio del vostro veterinario: vaccino, prodotti immunostimolanti, antiparassitari (sull’animale e per l’ambiente). La diagnosi, poichè la sintomatologia è assai diversa da soggetto a soggetto, si basa anch’essa su un test ematico; il cane negativo può effettuare la vaccinazione ed essere ritestato dopo un anno (a meno che non compaiano sintomi); nel cane positivo vanno effettuate ulteriori indagini diagnostiche e scelta la terapia opportuna, consapevoli che la negativizzazione non avviene quasi mai e il soggetto rimane dunque un serbatoio da tenere sotto controllo tutto l’anno.

Il consiglio, perciò, è quello di scegliere, insieme al vostro medico veterinario di fiducia, il prodotto più adeguato per ciascun individuo e per ogni stagione.

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