Il Ginseng Siberiano , nome botanico Eleutherococcus senticosus, è meno noto di quello coreano, ma sicuramente molto diffuso e cresce nelle steppe siberiane, nella Manciuria e nel Nepal. L’impiego di questa preziosa e pregiata radice ha origine antichissime e risale addirittura ai tartari, le radici venivano masticate dai Nomadi durante i loro spostamenti come antifatica e come rivitalizzante non solo fisico, ma anche mentale. Il Ginseng è una pianta non facile da trovare; per la sua forma stranamente umana della radice è considerata lo “specchio della vita” e presenta per alcuni stregoni poteri magici per l’individuazione delle malattie. Vera e propria mandragola, elisir di giovinezza, toccasana incomparabile, per i cinesi il ginseng possiede virtù terapeutiche, preventive, curative ed energetiche immaginabili. La crescita del ginseng è estremamente lenta; nel giro di un anno la radice non è più grossa di un fiammifero, e a tre anni deve venir trapiantata, a sei o sette anni giunge alla maturità. In molti trattati di medicina Cinese gli autori sostengono che questa radice sia un eccellente rimedio per la spossatezza provocata da un eccessivo lavoro del corpo o dello spirito, che sciolga le flemme, guarisca la debolezza dei polmoni e la pleurite, metta fine al vomito, fortifichi la bocca dello stomaco e aumenti l’appetito, dissolva gli umori, ponga rimedio alla respirazione debole e affannosa, fortifichi gli spiriti vitali e produca linfa nel sangue allungando la vita agli anziani. Quanto alla medicina moderna, prende in considerazione soprattutto la sua azione stimolante (principalmente sulla corteccia cerebrale e sul ritmo cardiaco), la sua azione rilassante, contro la stanchezza e regolatrice dell’attività metabolica. È una pianta particolarmente indicata a chi, a causa dello stress, si trova in uno stato di stanchezza e prostrazione sia fisica che mentale, occorre tuttavia ricordare che la sensibilità individuale è molto variabile pertanto qualora l’effetto di stimolo, risulti eccessivo, è opportuno ridurne il dosaggio. Il Ginseng agisce profondamente sul nostro organismo e l’uso prolungato migliora in modo sostanziale la capacità di rispondere allo stress permettendo di recuperare più facilmente il nostro stato di salute nella convalescenza. Al ginseng, la moderna farmacologia riconosce una azione tonica e corroborante, confermando l’esperienza millenaria orientale. Importante adattogeno, agisce sui sistemi immunitario, endocrino e nervoso grazie alla sua abilità di aumentare la capacità dell’organismo di adattarsi allo stess interno ed esterno rafforzandone i sistemi. Il farmaco adattogeno è una sostanza che aumenta la capacità di reazione del cervello e del surrene, migliorando quindi la resistenza dell’organismo di fronte ai più diversi agenti lesivi di carattere chimico, fisico, meccanico, farmacologico e biologico. In altre parole, il farmaco adattogeno aiuta l’organismo ad adattarsi più facilmente alle circostanze che lo colpiscono; considerato tonico, agisce su tutti i sistemi grazie alla sua abilità di rinvigorire e rafforzare tutti i sistemi e gli organi, il ginseng coreano è particolarmente utile nei pazienti in convalescenza da gravi incidenti, operazioni chirurgiche serie, o malattie debilitanti legate all’età. E’ utile nel sostegno delle malattie a lungo termine, delle debolezze respiratorie, della debolezza sistematica, della funzione cerebrale, per l’assorbimento di zucchero, per le ghiandole endocrine, e per tutte le malattie da deficienza. Valido stimolante, agisce su tutti i sistemi grazie alla sua abilità di aumentare temporaneamente la funzione e l’attività in modo rapido ed utile è anche ipoglicemizzante agendo sul sistema endocrino e sulla funzione ormonale grazie alla sua abilità di ridurre o controllare l’alto tasso di zuccheri nel sangue. Esperimenti sull’uomo e sull’animale ribadiscono l’effetto antistress del ginseng. Da queste ricerche si deduce che non soltanto il ginseng accresce la resistenza in situazioni stressanti “eccitando” semplicemente il sistema nervoso ma si pensa che riesca anche ad intervenire a livello ormonale. La sua azione equilibratrice dipenderebbe dall’interazione tra i suoi principi attivi con gli psicoormoni, cioè quegli ormoni che non solo defluiscono dal cervello per trasmettere ordini a tutto l’organismo ma circolano all’interno del cervello stesso. Riconosciuta da secoli anche l’attività afrodisiaca, stimolando il desiderio e le funzioni sessuali, è capace di intervenire positivamente nella risoluzione di alcuni problemi sessuali, come l’impotenza, la frigidità , la mancanza di desiderio. Un elevato livello di stress, infatti, rappresenta sicuramente uno dei principali fattori che influenzano negativamente una felice vita sessuale; se poi, all’accrescimento della capacità di resistenza in situazioni stressanti aggiungiamo l’azione antidepressiva e quelle toniche e rivitalizzanti, appare evidente come il ginseng, pur non essendo una sostanza afrodisiaca in senso stretto, possa essere molto utile in tutti i casi di “stanchezza sessuale”. Capace di stimolare il sistema immunitario e di potenziare il fattore di crescita dei nervi migliora anche i riflessi per ultimo, agisce sul sistema cardiovascolare con regolazione della pressione arteriosa grazie alla presenza di colina, una sostanza già presente nell’organismo che partecipa al controllo della pressione sanguigna, abbassandola e regolarizzandola. Disponibile il Ginseng in farmacia sotto forma di estratto secco, opercoli, concentrato fluido, gocce, capsule, tavolette
Come in molti altri casi esistono effetti collaterali legati all’utilizzo del ginseng, il più comune è quello dell’insonnia, accompagnato di solito da eccessivo nervosismo e irritabilità, soprattutto quando il ginseng viene assunto in concomitanza di altre sostanze stimolanti quali caffeina o teina; si avrebbe infatti un eccessiva stimolazione del sistema nervoso con gli effetti collaterali appena citati. Infine, un abuso della preziosa radice, prolungato nel tempo, potrebbe portare, in casi estremi anche a tremori incontrollati, occorre quindi sospender immediatamente l’assunzione e parlare immediatamente con il proprio medico o con il Farmacista di fiducia.
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Poi per dilettarci in cucina, vi consiglio un modo veloce, semplice e gustoso per assaporare questo Nostro prezioso frutto di stagione
Spaghetti alla chitarra con gamberi e ginseng
Ingredienti:
code di gamberi, filetti di platessa sbollentati, liquore al ginseng, olio oliva, peperoncino polvere, salsa di pomodoro, cipolla e prezzemolo tritati, zucchine e pomodorini ciliegino.
In una padella far sfumare i gamberi e la platessa con il ginseng. A questo punto unire l’olio e gli aromi tritati e farli rosolare. Unire così la salsa di pomodoro, il peperoncino a volontà e cuocere per pochi minuti. Nel frattempo scottare in pochissimo olio le zucchine e i pomodorini tagliati a quattro. Una volta pronti unirli al sughetto e lasciar insaporire il tutto. Cuocere e scolare la pasta e farla mantecare in padella con il condimento.
Impiattare il tutto decorando con i pomodori ciliegini.©
Dott. Giulio Lattanzi
farmacista, nutrizionista
Farmacia C. “ Le Fornaci “
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